Il fungo più famoso di Ischia

In diverse località del mondo, esistono dei monumenti simbolo che le caratterizzano e ne diventano l’emblema riconoscibile da chiunque li veda, anche se magari non abbia mai visitato questi luoghi. Un esempio può essere fornito dalla Tour Eiffel (https://it.wikipedia.org/wiki/Torre_Eiffel) a Parigi o dal Colosseo a Roma (https://it.wikipedia.org/wiki/Colosseo) oppure dal Big Ben di Londra (ufficialmente nota come la campana più grande della torre dell’orologio del palazzo di Westminster, sebbene spesso scambiata con l’orologio stesso https://it.wikipedia.org/wiki/Big_Ben) o, ancora, dalle Piramidi di Giza in Egitto.

Tuttavia, alcuni di tali monumenti particolari, siano essi frutto dell’opera dell’uomo o della natura, esistono anche in realtà più piccole. Tra le più caratteristiche e note soprattutto a coloro che l’hanno visitata è il fungo di Ischia. Esso rappresenta, tra le altre, un’ulteriore attrazione che colpisce i visitatori dell’isola campana e che spesso portano con sé proprio qualche foto di tale “fungo” o dei souvenir in cui esso è raffigurato. Ma di cosa si tratta? Andiamo a scoprirlo.

Qui un approfondimento sui funghi ad Ischia

Un simbolo ischitano

Sono tanti gli elementi che caratterizzano ed attraggono numerosi turisti in quest’isola del golfo di Napoli: la prelibata gastronomia, la sua storia millenaria rappresentata dal castello Aragonese, le bellezze naturali e paesaggistiche che si esaltano ad esempio nella splendida baia di Citara, i suoi numerosi e frequentatissimi centri termali (su tutti i rinomati Giardini Poseidon) e, infine, l’indiscusso fascino dei suoi borghi.

Tuttavia, uno dei simboli di Ischia ed in particolare del Comune di Lacco Ameno (nella parte nord-occidentale dell’isola) è il “fungo” che si vede comparire in mezzo al mare, nei pressi di una scogliera situata ad inizio di corso Angelo Rizzoli. Questo, in pratica, non è altro che un ammasso di natura tufacea verde, alto circa una decina di metri.

Secondo alcuni, esso è stato posizionato lì da un’eruzione del Monte Epomeo, che ha fatto scivolare il blocco verso il mare, mentre secondo altri è stato eruttato direttamente in quella zona dallo stesso evento vulcanico, come una sorta di proiettile lanciato e poi finito a terra. Una volta giunto lì, comunque, l’azione erosiva degli elementi naturali ed in particolare del mare sulle pareti, gli hanno fatto assumere la forma di un fungo, con cui adesso è possibile ammirarlo.

Le leggende legate a questo blocco di tufo

Così come in tante altre aree sull’isola ischitana (si pensi ad esempio alla bocca di Tifeo  oppure alla Pietra della Nave), anche attorno a questo particolare ammasso tufaceo verde sono nate alcune leggende particolari. Secondo una di queste, esso rappresenterebbe una sorta di simbolo della commozione della dea Venere per le condizioni di Tifeo, costretto da Zeus ad essere rinchiuso sotto l’isola di Ischia.

Poi, secondo un’altra leggenda, da cui trasse spunto il poeta e scrittore ischitano Giovangiuseppe Cervera per uno dei suoi scritti, questo blocco non è altro che una sorta di rifugio donato da madre natura come luogo di dimora eterna a due giovani amanti, che proprio in quell’area decisero di porre fine insieme alla loro esistenza. Un tragico epilogo di una storia d’amore probabilmente travagliata e ostacolata, immortalata in questi struggenti versi.

“Il fato fu inesorabile, come a quel fanciullo e a quella fanciulla che troppo presto si amarono e vollero fuggire nell’immenso mare. Essi perirono insieme, e la natura, affranta, eresse loro nel mare un tumulo, un Fungo che sotto l’alcova della sua ombrella veglia ancora il riposo dei piccoli”.

Fatto sta che, nel corso del tempo, questo particolare ammasso di tufo è divenuto un simbolo di Lacco Ameno ed in generale di Ischia, oggetto di tantissime foto di turisti e visitatori e impresso su vari souvenir locali, dalle ceramiche alle piccole calamite. Inoltre, a fare da cornice al fungo, anche una piccola ma suggestiva spiaggia vicina, apprezzata da villeggianti e residenti (soprattutto bambini, vista la sabbia finissima ed il limitrofo fondale basso) ad ennesima dimostrazione delle splendide meraviglie che la natura ha donato a quest’isola.

Come raggiungere la zona

Abbiamo già accennato che il fungo e la spiaggia si trovano in corso Angelo Rizzoli a Lacco Ameno e che si possono raggiungere sia attraverso mezzi privati che pubblici. In quest’ultimo caso, a disposizione vi sono degli autobus delle linee 1, 2, 4, 16, CD e CS e che effettuano fermata a circa 200 metri dalla spiaggia.        

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