I Funghi di Ischia: prelibatezza da gustare

La Campania è una delle regioni italiane che offre una grande varietà di bellissime mete turistiche da ammirare nel nostro Paese. Da Napoli alla costiera amalfitana sono tantissimi i visitatori che rimangono colpiti dalla bellezza di queste terre, dalla loro storia ed anche dalle loro prelibatezze gastronomiche. E spesso, alcune località, sono frequentate non solo per ciò che offrono a livello culturale, ma anche culinario appunto.

Una di queste località è l’isola di Ischia, dove ormai da tanti decenni si è diffusa l’abitudine, sia tra i residenti locali che alcuni turisti stagionali, di andare in giro alla ricerca di funghi, tra la fine dell’estate e l’autunno inoltrato. Infatti, i funghi di Ischia sono considerati tra le più rinomate prelibatezze da gustare, assieme a tante altre, una volta arrivati sull’isola campana. Cerchiamo di capire dove si possono raccogliere e magari fornire anche qualche indicazione su quali specie si trovano in questa località.

Dove trovare i funghi ischitani

La conformazione dell’isola e le particolari condizioni ambientali che la contraddistinguono fanno sì che vi si trovino diverse tipologie di boschi e di alberi, dalle querce ai castagni. E, accanto a questi, con le prime piogge di fine estate e l’autunno, quindi da Settembre fino a Novembre, spuntano spesso i primi esemplari di funghi. Puntualmente, assieme a tali prelibatezze della natura, tendono a spuntare anche i loro appassionati e pazienti cercatori.

Le zone più gettonate e frequentate sono quelle del Monte Epomeo e le sue pendici, poi l’area boschiva della Falanga e i suoi tanti castagni offrono un altro ottimo terreno per la raccolta di funghi. Tanti se ne possono trovare anche nell’area pedemontana nei pressi di Casamicciola, Barano e Lacco Ameno. In particolare, è possibile scovarne intorno alla sorgente di Buceto (nei dintorni di Barano d’Ischia) oppure lungo il percorso che collega il Fango (presso Lacco Ameno) con le pendici del Monte Cito (vicino Casamicciola Terme).

Altre aree gettonate dai cercatori di funghi sono i boschi della Maddalena (sempre nei pressi di Casamicciola) e di Zaro, vicino al promontorio di Punta Caruso, nella zona di Forio. Tuttavia, non mancano persone che si avventurano su altri terreni, anche pericolosi, magari nei pressi di dirupi o pendii considerevoli, nella speranza di trovare qualche esemplare non ancora colto, proprio a causa dell’area particolarmente impervia.

Quali specie si trovano e alcune limitazioni

In quest’isola diffusi e rinomatissimi sono i funghi porcini, chiamati nel dialetto locale “cap’ nir”, della varietà Boletus Aereus, tuttavia se ne trovano di diverse altre specie, tra le quali i chiodini, i latterini e le monetole, oltre che tanti prataioli. La tipologia di questi tende naturalmente a variare in base alla zona che si frequenta e alla conformazione ambientale della stessa. Comunque, essendo presenti anche diverse varietà velenose, la raccolta di funghi deve essere effettuata da persone competenti, di esperienza e dotate di apposito patentino.

Questo genere di attività, infatti, è regolamentata e anche limitata. A parte l’acquisizione e possesso di tale patentino, la quantità di prodotti raccolti non può superare i 3 kg giornalieri e addirittura uno solo per quanto riguarda alcune specie particolari. La ricerca e raccolta può essere effettuata entro determinati orari ed evitando l’uso di certi arnesi, tra i quali rastrelli ed uncini. Il tutto con alcune accortezze, per evitare di rovinare il terreno di raccolta. Infine, naturalmente, sono previste anche delle multe per gli eventuali trasgressori.

Come poter cucinare i funghi

L’andare alla ricerca di tali prelibatezze non solo permette di fare delle escursioni e del trekking in splendide aree dell’isola, ma offre la possibilità di poter creare e gustare dei magnifici piatti con quanto raccolto. Di conseguenza, non mancano piatti in cui queste sono presenti ed utilizzate. Dalle pappardelle ai funghi porcini al semplice risotto, passando poi per le tagliatelle con funghi e salsiccia ed i sanguinelli al gratin.

Per coloro che, invece, vogliono assaporare dei tipici piatti ischitani realizzati con questi ottimi prodotti locali, si consigliano i mezzi paccheri con zucca, salsicce e funghi porcini oppure, ancora, le tradizionali tagliatelle ai funghi porcini. Dopo averli gustati, sarà difficile non innamorarsi ulteriormente non solo di questa splendida isola, ma anche della sua gastronomia e delle molte prelibatezze locali.

Tagliatelle Funghi Porcini

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