Un tour alla scoperta del Museo Archeologico Pithecusae

Uno degli elementi che fanno del nostro Paese uno tra i più apprezzati e visitati al mondo dai turisti è la cultura che riesce ad evidenziare ed offrire, sotto forma di monumenti da visitare, opere architettoniche ed artistiche da ammirare e tanti musei da scoprire. E proprio di questi ultimi ve ne sono sparsi ovunque, grandi e piccoli, ognuno con tesori di vario genere da mostrare a coloro che li visitano.

Un gioiello di questo genere si trova ad esempio ad Ischia ed è il Museo Archeologico Pithecusae. Un’altra attrazione in una località già rinomata in tutto il mondo per le sue bellezze naturali e la sua storia, meta ogni anno di visitatori provenienti da tutte le parti del pianeta. Per coloro che non lo conoscessero, facciamo un piccolo tour alla scoperta di questo prezioso scrigno di tesori antichi, descrivendone prima la storia e poi cosa poter ammirare al suo interno.

La storia di questo museo

La struttura museale si trova nel Comune di Lacco Ameno, nella parte nord-occidentale dell’isola ischitana, ed è ospitata all’interno di Villa Arbusto, un edificio realizzato sul finire del XVIII° secolo e che ha ospitato nel corso del tempo diversi personaggi illustri, tra cui l’anarchico Bakunin. In seguito, la villa venne acquistata prima da Angelo Rizzoli, noto imprenditore ed editore, e successivamente dall’amministrazione comunale di Lacco Ameno.

Questa, nel 1978, decise di adibire una parte della villa a museo, per esporre al pubblico che l’avesse visitato vari reperti rinvenuti in alcuni insediamenti antichi. Dopo svariati anni ed alcune vicissitudini, nel 1999, finalmente la struttura museale venne inaugurata alla presenza di ospiti illustri. Elemento importante da ricordare è che già nel 1947 l’archeologo tedesco Buchner ed il vulcanologo svizzero Rittmann avevano creato un museo sull’isola, che poi confluì, assieme a vari reperti, in quello di Pithecusae.

Interno del museo Pithecusae Ischia

Cosa si può ammirare all’interno della struttura museale

Ciò che è possibile vedere al primo piano di questo museo è, in pratica, la storia dell’isola ischitana dall’età preistorica fino a quella romana, il tutto suddiviso in otto sale. Le ultime due rappresentano l’importante periodo ellenistico e romano appunto. In particolare, nella prima sala vi sono importanti reperti risalenti all’età Neolitica, quali lame di coltelli, resti di utensili e vasi di terracotta. Nel prosieguo poi si passa all’età del Bronzo.

Due invece sono i locali destinati a testimoniare l’importanza della colonia greca di Pithecusae, attraverso l’esposizione di oggetti particolari e di origine egiziana, quali sigilli e scarabei. Tutto ciò fa supporre che tale colonia era in contatto con questa importante civiltà mediterranea. Altre due sale espongono reperti risalenti al VI° e IV° secolo a.C., mentre la settima invece è dedicata all’età ellenistica ed in cui vi si trovano busti e piatti di quell’epoca.

Infine, come abbiamo già detto, l’ultimo locale mette in mostra oggetti relativi al periodo romano antico (alcuni rilievi votivi marmorei provenienti dal Santuario delle Ninfe di Nitrodi, nei pressi di Barano) e quelli recuperati dagli scavi subacquei dell’affascinante città sommersa di Aenaria. In pratica un parco archeologico sotto le acque dell’attuale baia di Cartaromana.

Tuttavia, l‘oggetto più importante e suggestivo tra quelli presenti nelle varie sale del museo è la Coppa di Nestore (Un approfondimento su Wikipedia ). Questo è un calice posto all’interno di un corredo funebre e che viene considerato uno dei più antichi esempi di scrittura greca. Esso riguarda la figura mitologica di Nestore e di una sua coppa, descritta nell’Iliade omerica. Un altro reperto mirabile è il cosiddetto Cratere del Naufragio, risalente intorno alla fine del VIII° secolo a.C. e che rappresenta un primissimo esempio di pittura vascolare del nostro Paese.

Come arrivare a Villa Arbusto e gli orari di ingresso

Una volta giunti sull’isola di Ischia, dal porto è possibile prendere l’autobus “CS” oppure quelli n° 1 o 2 e che porteranno alla fermata “San Lorenzo”, a poche decine di metri dall’ingresso della struttura museale. Per quanto riguarda gli orari di apertura, dal 1° Aprile al 31 Ottobre vanno dalle 9 alle 19, mentre dal 1° Novembre al 31 Marzo dalle 9 alle 17. Il Lunedì il museo è chiuso alle visite.

Un biglietto intero costa 5 Euro, quello ridotto da 4 Euro è destinato invece alle comitive di almeno 15 elementi, mentre gli studenti ed i residenti locali pagano una tariffa di solo 1 Euro. Inoltre, è possibile fare delle visite guidate, ma solo su prenotazione. Infine, per coloro che fossero interessati, nello stesso edificio è ospitato un altro museo, dedicato alla figura di Angelo Rizzoli.    

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