Il ponte del primo Maggio ad Ischia

Un problema annuale:Il Ponte del primo Maggio 

Scegliere dove passare le festività primaverili, risulta ogni hanno un quesito la cui risposta non è facilmente rintracciabile. Maggio è un mese di transizione e, come tale, può portare con se tanto sole come anche tanta pioggia. Se sei fortemente in dubbio se trascorrere il tuo ponte del primo Maggio in uno scenario campagnolo oppure balneare, allora la risposta è solo una: scegli l’isola d’Ischia. Quest’isola dalle mille suggestioni, consente ad ogni visitatore che la esplora un panorama caratterizzato da acqua limpida, da zone boschive, da calde terme e da un apparato gastronomico tutto personalizzato. Maggio per di più, sebbene le previsioni meteorologiche non siano favorevoli per tutta la penisola italiana nel corso di questo 2021, risulta statisticamente il mese più indicato per fare un salto di relax nell’isola più grande del Golfo di Napoli. Perché? Il tramonto,visibile dalle migliori coste dalle ore 20:15, denota che le giornate più lunghe meglio fanno godere dell’isola nella sua vita luminosa. La vegetazione che fiorisce e i ristoranti che si preparano per la stagione estiva sono altrettanto piacevoli da guardare in un mese ancora tranquillo dal punto di vista turistico. Se siete dunque stanchi dei soliti spot per il ponte del 1 Maggio, allora decidente un’isola dalle mille attività come Ischia. L’inverno rinnova i colori di ogni luogo, non siete dunque curiosi di sapere in quali punti è rifiorita l’isola?

Tra spiagge storiche: i siti archeologici 

Ischia non è solo famosa per le lunghe coste balneari, ma viene anche a imporsi all’interno dello scenario storico-artistico della nostra penisola italiana. Se vi piace infatti visitare siti archeologic, sarete contenti nel sapere che vi è impossibile perdervi gli insediamenti romani ischiani: Il Castello Aragonese, il suo borgo antico, il porto e la vicina ville de’ Bagni, sono alcuni dei luoghi migliori da visitare, per non parlare del museo archeologico di Villa Arbusto, il quale racchiude la gran parte degli scavi effettuati a Monte Vico e nella necropoli di San Montano oltre ai reperti del Castiglione, ed il complesso “Scavi e Museo Santa Restituita”. Quest’ultimo, in Lacco Ameno, rappresenta il classico esempio di aree di scavo o di zone archeologiche trasformate in entità museali autonome. Un vero e proprio museo sotterraneo, dove il processo di musealizzazione è avvenuto nel luogo stesso di rinvenimento. Ischia però, sebbene da un lato offra una suggestione passata che avvicina i cuori più affezionati all’antichità, non dobbiamo dimenticare essere prevalentemente nota per il suo mare. Spiagge e baie bellissime, dalla fine sabbia della spiaggia dei pescatori, fino alla spiaggia inglese, che si trova a pochi passi da porto di Ischia. Un bagno risulta anche essere obbligato nella spiaggia di Cartaromana, tra scogli scuri di roccia vulcanica tra i quali è possibile fare bagno caldi nelle conche naturali che rilasciano le sorgenti termali a dir poco bollenti: il tutto si configura quasi come un vero e proprio bagno termale, solo in acque marine. Questa, e le rispettive zone limitrofe, sono zone predilette dai sub, che nei fondali delle acque ischiane possono riscoprire la storia di Aenaria, ovvero un’antichissima fonderia di piombo e stagno.

Una realtà rurale: dalla terra al consumatore

La terra è sempre stata la fonte più redditizia per gli uomini del sud e, sapere che l’isola ha un passato, ma anche un presente, tutto edificato sul profilo contadinesco, ci fa un po’ abbandonare il mondo super tecnologico in cui siamo immersi. Basta guardare le mani e la mimica di molti uomini e donne ischiane, che ci viene facile capire le contaminazioni genetiche che hanno subito nel tempo da antenati spesso sotto il sole e con uno strumento agricolo in mano. Nell’isola l’agricoltura non è soltanto una fonte di guadagno, ma anche un motivo ornamentale per l’intero paesaggio. A Forio infatti, non troppo distante dalla chiesa di San Vito Martire, esiste una sorta di orto capolavoro sapientemente curato dalla famiglia Coppa. Da questo orto provengono i migliori cibi di cui si fornisce l’intera isola, ancora autosufficiente e capace di offrire prodotti strettamente locali. Proprio da questa autoproduzione, nascono molte autarchie alimentari e, molti ristoranti si affiancano a produzioni locali per meglio garantire un buon pasto ai propri ospiti. Il turismo nel tempo però ha cambiato le cose: la nascita di realtà più industrializzate ha decentrato l’attenzione del pubblico, il quale però non ha mai smesso di interessarsi all’orto domestico ischiano, rimasto ormai un punto di riferimento.

Le zone ricreative dell’Isola

Al di là dei bei colori e dei prodotti locali, se proprio dobbiamo passare il ponte del 1 Maggio ad Ischia, non possiamo non puntare la nostra attenzione nei confronti delle terme. Proprio da merà Aprile, quasi tutti i parchi termali dell’isola aprono i battenti: Poseidon, Negombo, Cstiglione, Aphrodite-Apollon e Tropical proprongono lo stesso servizio da punti diversi tra loro. Ormai l’isola vive di numerose strutture alberghiere pronte a supportare le realtà termali: il relax non è mai troppo durante una vacanza. I centri benessere infatti sono molto diffusi sull’isola e propongo diverse modalità con cui allontanare i pensieri della caoticità cittadina. Tocca solo a te adesso scegliere in quale luogo dell’isola vuoi rilassarti veramente.

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