San Ciro al Ciglio: La chiesa del tufo verde.

Se c’è un luogo che manifesta lo spirito e la cura della bellezza degli ischitani, è sicuramente la chiesa di San Ciro al Ciglio.

Situata nella contrada del Ciglio, sulla strada che porta al belvedere di Serrara Fontana, questa chiesa risalta per la sua storia ed il suo colore dato dal tufo verde del monte Epomeo. 

La Storia

Fu fondata nel 1661 da Agostino Iacono, e dedicata in origine a San Giacomo e alla Madonna dell’Assunta.  Nel 1883 venne probabilmente distrutta dal terribile terremoto che coinvolse l’isola di Ischia e, quindi, alla fine del XIX° secolo e inizio del XX° venne ricostruita grazie alla determinazione del giovane sacerdote Don Vincenza Mattera. Egli spinse molto per la ricostruzione di questo edificio religioso, tanto da dedicargli il sagrato antistante la chiesa.

La chiesa di San Ciro al Ciglio, ha visto il suo ritorno alla ribalta negli ultimi anni, grazie al lavoro di restauro ultimato nel 2011. Il restauro ha coinvolto in prima persona l’Associazione Culturale Ixion nella persona di Flora D’Andrea, i fedeli delle parrocchie di Serrara Fontana, la fondazione Emmiddio Mele e la soprintendenza ai monumenti di Napoli, rendendolo un vero e proprio progetto di tutta la comunità dell’isola. 

Questo grande lavoro di restauro ha dimostrato ancora una volta la voglia e lo spirito del popolo ischitano di rendere unico questo territorio, non solo per il lavoro effettuato sulla chiesa, ma per tutta la rivalutazione del territorio attorno al restauro. 

Il restauro

Infatti è stata effettuata una vera e propria ricostruzione della chiesa di San Ciro al Ciglio, nella caratteristica pietra verde del Monte Epomeo, che si era persa con l’edificazione del XX secolo. Questo ha portato alla riqualificazione dell’antica lavorazione del tufo, che veniva utilizzato dagli ischitani per costruire le famose “parracine”: muri a secco di delimitazione dei confini dei vigneti e dei terrazzamenti. 

Questo tufo, vista la sua abbondanza sul monte Epomeo, veniva utilizzato per tanti scopi, anche ad esempio per realizzare le fosse dove veniva ammassata la neve del periodo invernale per utilizzare il ghiaccio e l’acqua di scioglimento nel periodo estivo. 

Venne quindi utilizzato anche per l’edificazione della chiesa da Agostino Iacono, ed ora, dopo l’emozionante inaugurazione del settembre del 2011, è possibile ammirarlo a San Ciro al Ciglio, in tutta la sua bellezza. 

Un’altra particolarità, di questo fantastico luogo di Ischia, è la presenza di una piccola sorgente d’acqua che nasce dalle viscere del Monte Epomeo fino ad una fonte ai piedi del piazzale della chiesa. La fonte è un luogo storico di Ischia tanto da rientrare negli scritti del XIX° secolo del famoso storico, Giuseppe D’Ascia. 

La Chiesa

La chiesa è molto suggestiva, sia per le pietre di tufo verde dell’esterno, uniche al mondo, ma anche per il suo interno, per il suo stile semplice e estremamente curato. I dettagli verdi del tufo all’interno, ben si sposano con le statue del ‘700 rappresentanti San Giacomo, San Ciro e l’Assunta.  

La chiesa di San Ciro al Ciglio e tutto il resto della contrada, sono il luogo ideale dove conoscere la storia rurale dell’isola, tanto da sottolinearlo anche lo stesso Giuseppe D’ascia nei suoi scritti. Un luogo dove, anche grazie al restauro ed alla ritrovata passione per la lavorazione del tufo verde, respirare la vera Ischia. 

Sei vuoi, quindi vivere l’essenza dell’isola ti consigliamo questa splendida visita, magari da abbinare all’escursione “andar per cantine”, organizzata dalla pro loco nel mese di settembre. 

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