Ricette natalizie ischitane: il sapore della tradizione

Tra le ricette natalizie ischitane tipiche della tavola delle feste troverete moltissime preparazioni simili a quelli che caratterizzano la cucina napoletana. Nel capoluogo campano, infatti, vige la regola di cucinare un menù molto preciso sia per quanto riguarda la Vigilia di Natale, che per il pranzo del 25 dicembre. La tavola natalizia campana unisce mari e monti, mentre la vigilia è tipicamente caratterizzata da pesce, frutti di mare e la famosissima insalata di rinforzo con olive e cavolfiori

Perché l’insalata di rinforzo è chiamata così?

Riguardo al nome dell’insalata di rinforzo ci sono due scuole di pensiero differenti. secondo il pensiero di alcuni aggiungere il termine “rinforzo” indica che si vuole rinforzare l’appetito, in quanto, questa preparazione andrebbe a stuzzicarlo per consentire di proseguire l’abbuffata; un’altra scuola di pensiero, invece, associa il nome al fatto che esse viene preparata la Vigilia di Natale e si conserva fino al giorno dell’Epifania passando per il Capodanno perché man mano viene “rinforzata” con nuovi ingredienti.
Questa preparazione, come le altre che caratterizzano queste due importanti festività, è antichissima. Tanto che la prima menzione risale al 1873, quando Ippolito Cavalcanti, il duca di Buonvicino, ha pubblicato la Cucina teorico-pratica, la vera cucina casareccia, ovvero la spiegazione di tutti i pranzi tradizionali napoletani durante i giorni delle festività.
All’interno di questo prezioso volume si possono ritrovare menzionate moltissime ricette che fanno parte della tradizione natalizia napoletana come i broccoli soffritti con le alici salate, i vermicelli con le alici salate oppure con le vongole e la mollica di pane, L’anguilla fritta, le aragoste bollite con la salsa di succo di limone e olio, i famosi “calamarielli” È ancora l’immancabile piatto della Vigilia di Natale per eccellenza: sua maestà il capitone fritto.

Un esempio di menù

Volendo fare l’esempio tradizionale di un menù della Vigilia con ricette natalizie ischitane potremmo trovare:

  • spaghetti con le vongole,
  • capitone fritto,
  • baccalà alla napoletana,
  • insalata di rinforzo,
  • spigola o dentice,
  • dolci tipici natalizi come struffoli, roccocò e mustacciuoli.
Spaghetti alle vongole
Capitone fritto napoletano
Struffoli napoletani

Sulla tavola del pranzo di Natale, invece, farà la sua apparizione la carne e precisamente il cappone ripieno.

Un capitolo a parte merita la minestra “ammaritata” ovvero sposata. Ma che cos’è? Sposata con chi? Con le cicorie; la verza; il piede, le orecchie e il cotechino di maiale; l’aglio e la sugna. Una bomba che si mangia con del buon pane tostato. Dunque, un piattino non proprio leggero ma a cui nessun campano doc potrà rinunciare.

Nel menu del 25 ritroviamo ancora, oltre all’insalata di rinforzo anche i rococò, gli struffoli e i mustacciuoli.

Ricetta del baccalà alla napoletana

Tra tutte le ricette natalizie ischitane appena menzionate vogliamo regalarvi quella del baccalà alla napoletana. Ecco gli ingredienti:

  • 600 g di baccalà già ammollato,
  • 100 gr di olive di Gaeta,
  • 500 g di pomodori pelati,
  • 1 cucchiaio di capperi dissalati,
  • Aglio,
  • Prezzemolo,
  • Origano,
  • Farina q.b.,
  • olio d’oliva,
  • peperoncino
  • sale e pepe,
  • olio di semi per friggere.

Iniziate la preparazione della ricetta de Baccalà alla napoletana dai pomodori pelati che dovrete tagliare a fettine avendo cura di conservare il loro sugo in una ciotola che metterete da parte.

Baccala alla napoletana

In una padella ampia versate qualche cucchiaio di olio extravergine d’oliva e uno spicchio d’aglio sbucciato. Fatelo rosolare, quindi eliminatelo e mettete nella padella il peperoncino fatto a rondelline. Lasciatelo insaporire un attimo e aggiungete i pomodori; dopo aver mescolato anche la salsa. Fate cuocere per qualche minuto mescolando ogni tanto. Regolate di sale e pepe, quindi, aggiungete i capperi, le olive e l’origano. Dopo 15 minuti circa di cottura il sugo vi apparirà ben ristretto.

Nel frattempo, dedicatevi al baccalà: bisogna lavarlo, sgocciolarlo e tamponarlo con della carta da cucina. Controllate che non ci siano spine, altrimenti rimuovetele con l’aiuto di una pinzetta. Tagliate ora il baccalà in piccoli tranci da 5 cm circa ognuno, infarinateli con cura e friggeteli in una padella dai bordi alti colma di olio di semi. Quando i filetti risulteranno belli dorati, scolateli e fateli asciugare su di un piatto con la carta da cucina.

Posizionate il baccalà fritto in una pirofila e copriteli con la salsa di pomodoro precedentemente preparata. Cuoceteli nel forno caldo a 160° per circa 20 minuti.

Sfornate la pirofila e servite il baccalà alla napoletana con del prezzemolo fresco a piacere.

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