Nocillo e limoncello tipici ischitani

Ogni vacanza acquista valenza in relazione, oltre che al paesaggio, alla qualità degli alimenti e delle degustazioni proposte. Ischia, conosciuta in tutta Italia per il suo gustoso e succulento coniglio all’ischitana, sa anche proporre sapori dolci e intensi, che nascono tutti dai prodotti offerti dalla terra. Nocino e limoncello: queste sono le bevande che più accompagnano i dolci dell’isola, come le zeppole ischitane. Un digestivo ideale a fine pasto, Nocillo (detto anche Nucillo per le inflessioni dialettali) e Limoncello possono essere utilizzati anche come tonificanti e per alleggerire i disturbi al fegato (in quantità contenute). Entrambi godibili a temperature ambientali ma anche fresche, sanno dare il giusto calore locale al turista.

Le caratteristiche del Nocillo

Per chi non conoscesse questo liquore, è doveroso sapere che è uno dei più venduti ad Ischia e nasce dal mallo della noce, attraverso l’infusione in alcol. Le sue origini non sono chiare, si spazia dall’Inghilterra a Roma, fino però arrivare sulle tavole dei locali di Ischia. La peculiarità del Nocillo, chiamato anche nocino, è che deve risultare estremamente denso, di un colore bruno brillante ma allo stesso tempo limpido. Il profumo di noce, durante la preparazione, porta a odori intensi e persistenti. Solitamente, a fine pasto, i ristoratori di Ischia ve lo proporranno liscio e ad una temperatura intorno ai 16-18° ma, alcune varianti, prevedono che si serva accompagnato da del parmigiano reggiano o sul gelato per un buon dessert. Una delle maggiori produttrici di nocino è l’azienda Antichi sapori d’Ischia, che si occupano di tutto: partono dalla complessa scelta delle noci, seguono tutto il periodo di maturazione e approdano a scelte di combinazione che richiedono capacità ed esperienza. Le noci infatti devono essere rigorosamente provenienti da piante vecchie ed esposte al caldo sole di mezzogiorno dell’isola. Il tempo balsamico, ovvero quello della raccolta delle noci destinate alla preparazione del liquore, va affrontato con precisione, perché dura per pochi giorni, quindi è soggetto a numerosi errori. Tutti gli agricoltori che si occupano della coltura e del trattamento delle noci, seguono attentamente la maturazione: è necessario tagliare la noce in due parti per controllare gli incavi presenti all’interno, dove si genera il gheriglio. Sebbene in un primo momento la consistenza sia liquida, in seguito essa diventa gelatinosta, ovvero della consistenza giusta per la lavorazione. Nucillo è inoltre il nome del  liquore prodotto da ‘e curti in Campania. Questa azienda macera con alcol per 60 giorni le noci, mantenendo la sacralità pagana secondo il modus operandi di greci e romani.  La tradizione vuole che le noci per questo liquore aziendale e locale siano sempre verdi, così da rispondere bene al trattamento della “guazza”.

Il limoncello: le diverse identità

Per gli amanti della frescura e del sapore estivo, il limoncello si posiziona come il liquore ideale. Esso è tipico della costiera sorrentina e delle isole del golfo, tra cui la più famosa, ovvero Ischia. Il bello del limoncello è che lo si può reinventare come più si vuole, le ricette sono talmente tante che si può affermare oggettivamente che non esista una famiglia unica, ma ne esistono tante in relazione alla provenienza e quindi alla preparazione. Le costanti però sono sempre le stesse: il limone e la maturazione del frutto. Sulla base del primo punto,c’è chi sostiene che un limone vale l’altro o che invece deve essere necessariamente made in Sorrento. In merito al secondo, se non si sceglie un frutto maturo, il sapore del liquore sarà automaticamente “amarostico” e, tradizione napoletana, vuole che sia di questo calibro. Di grande fama è l’azienda ischitana Limoni, la quale produce il famoso limoncello con limoni veraci dell’Isola stessa.
 

I Liquori di Savastano

In via Roma ad Ischia vi è una personalità che da sempre, all’interno dell’isola, si occupa della produzione di liquori: Cristian Savastano, proprietario del negozio di liquori “Ischia Sapori”. Lui, in un’intervista, ha parlato della sua attività, sostenendo che la sua produzione nasce da antiche origini, quella del “Perrazzo”, la più antica produzione dell’isola dal lontano 1980. Il bello di questa azienda è che non si limita al noto limoncello ischitano, ma hanno anche prodotti unici come il Rucolino che, diversamente dal limoncello, nasce non dal cuore campano, ma da quello ischitano: è una creatura inventata dalla loro fabbrica a marchio registrato. A caratterizzare il Rucolino sono oltre 30 ingredienti segreti, tra cui frutta, erbe e un’alta quantità di rucola selvatica conosciuta e utilizzata per i prodotti di carne. L’azienda produce inoltre il Limonare, ovvero un limone amaro dal grande successo  si caratterizza in quanto ibrido tra bucce di limoni, erbe, radici, le stesse contenute nel Rucolino. Un’azienda che non manca mai di usare i prodotti della terra, sperimentando e dando la giusta nota ai liquori più conosciuti ma anche più innovativi. Quello della varietà dei liquori è un fatto riconosciuto sul piano internazionale e, Limoncello e Nocillo di Ischia, sanno tenere testa all’interno di un mercato competitivo e che non sempre sa affascinare con i sapori che solo un’isola e, i frutti della sua terra, sanno dare.

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