Musei di Ischia: un’isola finanziata culturalmente

Sovvenzionare culturalmente un polo artistico, cittadino o regionale, non è scontato in un paese economicamente instabile come l’Italia, eppure non manca mai, in alcune personalità, la passione riversata nei confronti di attrazioni che meritano di essere valorizzate. Ischia, all’interno di questo scenario, non lascia insoddisfatti i propri visitatori che, in qualsiasi momento dell’anno, hanno l’opportunità imperdibile di godere dell’isola verde nella sua componente culturale e artistica. Entriamo nel vivo dei musei dell’isola, in prospettiva di una Primavera con bagni ancora freddi, terme rigeneranti e sculture attinte da una tradizione tutta classica.

Il museo di Santa Restituita: tra i primi greci e cristiani

A Lacco Ameno, in Piazza S.Restituita n.10, si erge un museo scrigno, che raccoglie un’ingente quantità di reperti attinti dalla tradizionale vita dei primi greci e cristiani abitanti dell’isola. Al di sotto della Basilica di Santa Restituita, nella zona limitrofa del Museo Archeologico di Pithecusea, questo museo, si costruisce grazie a degli scavi avvenuti negli anni 50: durante il restauro della cappella della chiesa omonima, è stata rilevata, sotto la pavimentazione, una cripta di origine paleocristiana, con numerose tombe da esibire. Insieme a queste ultime, è stata rinvenuta una lucerna fittile con un grappolo d’uva risalente al VI sec. d.C, che diede forza agli archeologi nella prosecuzione dello scavo. I lavori portarono alla luce tantissimi sepolcri, nonché testimonianze attive di abitudini fenicie e puniche. Il bello del museo risiede nel fatto che non esibisce esclusivamente reperti di Lacco Ameno, ma possiede anche reperti ritrovati in zone dell’intera isola. Il museo si configura come uno dei principali siti archeologici della storica e magica Magna Grecia, la cui sede del primo insediamento urbano lo si ha proprio nell’isola d’Ischia. Impegno storico, artistico e archeologico si suddividono in due aree della struttura: la prima direttamente adiacente alla basilica della chiesa, dedicata alla patrona dell’isola, e una zona sottostante la basilica in cui sono collocate reperti di origine classica. Molti reperti del museo, per questioni di sicurezza, sono stati trasferiti al museo di Villa Arbusto, poco distante e altamente raccomandabile.

Villa Arbusto e la Coppa di Nestore

Solitamente, quando si è in una zona la cui presenza culturale è massiccia, si cerca di non perdere nemmeno una tappa tra quelle consigliate. Rimanendo a Lacco Ameno infatti, è possibile godere di Villa Arbusto, il cui posizionamento gode di una vista panoramica che lascia tutti senza parole. La villa si affaccia direttamente sulla piazza di S.Restituita, che frontalmente può apprezzare il promontorio sempreverde di Monte di Vico. Questa villa, oggi luogo turistico per eccellenza di Lacco Ameno, è stata possibile grazie a Don Carlo Acquaviva, noto Duca di Atri appartenente ad una nota famiglia abruzzese. Il Duca, nel 1786, acquistò la Masseria dell’Arbusto ischitano, costruendovi sopra un casino di campagna, a cui oggi corrisponde l’attuale villa con un notevole giardino retrostante in cui vi erano: un fabbricato piccolo per gli ospitanti, una cappella per la preghiera, una stufa finalizzata all’uso terapeutico delle fumarole calde e una grande e pomposa cisterna per far convogliare l’acqua piovana. Questa cisterna, chiamata “il piscinale”, oltre a soddisfare il bisogno idrico dell’intera fabbrica e dei suoi abitanti, permetteva di alimentare una bellissima vasca con una gradevole fontana che ancora oggi si può ammirare all’esterno dell’abitazione. Oggi la villa, non essendo abitata più dall’originale stirpe, è diventata una realtà museale contenente reperti di rara bellezza. La più nota attrazione è la Coppa di Nestore, un reperto archeologico trovato nella famosa necropoli di San Martino, grazie al coraggioso archeologo tedesco Giorgio Buchner. La coppa diventa fascinosa agli occhi del pubblico per la sua iscrizione secolare, esempio massimo di antica scrittura alfabetica dell’ultimo venticinquennio dell’VII secolo a.C. La villa si trova in Corso Angelo Rizzoli n.210 e gli orari, soggetti a modifiche, sono consultabile dal relativo sito web.

Un museo per tutte le età:  la natura si fa museo

Ogni vacanza non può prevedere l’assenza dei più piccoli e, dato che loro fanno tanto per voi genitori seguendovi nei luoghi per loro ritenuti più noiosi, potreste ricambiare affettuosamente scegliendo un luogo in cui la visita si dinamizza e diventa interattiva. Il museo del mare è un luogo dove si impara, si ricorda e si riflette. Un piccolo gioiello che merita sempre una visita perché ricco di attrazioni interessanti concepite nel rispetto della natura e del suo sostentamento. Documenti e fotografie distribuite lungo le pareti e collocate dentro le teche sono pronte a testimoniare la storia di questo prestigioso palazzo nel Borgo di Cesa. La storia dell’isola si esprime attraverso la torre dell’orologio ad Ischia Ponte, circondata da terra e mare.  Il museo propone oggetti noti al godimento del pubblico che vede intessuta la storia dell’isola nel suo percorso naturale e storico. Il museo si trova in Via L.Mazzella n.7, ed è rintracciabile al numero 081981124 e dal relativo sito web.

I musei che meritano l’attenzione del pubblico

Purtroppo citare tutti i siti museali dell’isola costituirebbe la redazione di una quantità di pagine che, agli occhi del pubblico, risulterebbero solo essere una scansione sequenziale di nozioni storiografiche poco interessanti se non vissute in prima linea. Questo articolo vuole essere dunque uno spunto per tutti i futuri visitatori dell’isola, ma anche per chi ha già avuto l’opportunità di una vacanza senza il giusto tocco di intrattenimento culturale. Imperdibili sono anche tanti altri musei, che verranno qui di seguito menzionati nella speranza di un vostro personale approfondimento. In prima battuta citabile è il Museo Diocesano, inaugurato nell’anno 1997 e visitabile esclusivamente il lunedì, il mercoledì e il venerdì dalle 10:00 fino alle 13:00. Noto per la sua distribuzione interna in cinque sezioni, esibisce marmi, sculture, dipintiargenti e manufatti di alto valore che appartengono alla varie chiese della diocesi e, in particolare, all’antica cattedrale. Proseguendo, in quanto a centro imperdibile, si posiziona il Museo La Casa Greca, un sito archeologico di enorme rilievo storico in cui sono ancora in corso dei lavori di scavo. Il museo nasce da una tragedia: duemilasettecento anni fa, una spaventosa eruzione colò di lava l’intera costruzione. Il ritrovamento della casa ha consentito, nel corso dei secoli, di raccogliere nuove informazioni scientifiche relativamente allo stile di vita degli isolani del passato, di cui oggi si conosce molto proprio grazie a questo museo. Quest’ultimo si trova in Via Sorgeto, n.51 a Forio ed è aperto ogni giorno. Infine, visitato abbondantemente dai cittadini, è il Museo Torrione, in via Torrione a Forio: costruito a spese dell’università, ha svolto il ruolo di torre di avvistamento e di difesa. Oggi espone opere di Giovanni Maltese, scultore foriano che adottò la torre come suo personale studio.

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